Imane Fadil è morta. La modella marocchina, super testimone del caso Ruby, sarebbe stata avvelenata.
Morta per avvelenamento: questa sembra essere la versione più accreditata che ruota intorno al decesso di Imane Fadil. La modella marocchina è diventata nota agli onori della cronaca per essere una dei teste nel caso Olgettine. Un vero e proprio giallo quello che ruota intorno alla scomparsa della giovanissima ragazza, testimone chiave nel processo Ruby bis e Ruby Ter. Lei che non aveva mai avuto paura di denunciare tutto quello che aveva visto con i suoi occhi.
Imane Fadil: la testimone chiave del caso Ruby
Occhi pieni di speranza e d’amore nei confronti della vita, anche se a lungo non è riuscita ad uscire di casa. Imane Fadil sognava un futuro roseo, appena la parola fine fosse stata scritta sul caso Ruby, ma il destino le ha tirato un tiro mancino.
Il 29 gennaio 2019, infatti, Imane Fadil è corsa al Pronto Soccorso gridando che fosse stata avvelenata. Secondo il racconto del fratello della vittima, i soccorritori dell’Humanitas di Rozzano, forse, non hanno ben capito la situazione. Imane dopo una lunga agonia, nei primissimi giorni di marzo, è morta.
La Procura ha aperto, solo una settimana fa, un fascicolo per cercare di capire le dinamiche dell’accaduto e scoprire come mai la polizia non sia stata avvertita dell’accaduto. A sostenere, inoltre, la pista dell’avvelenamento è stato anche il fratello della vittima.
Imane Fadil: la modella che denunciò il Bunga Bunga
In un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano Imane Fadil aveva raccontato, a grandi linee, tutto quello che ha scoperto durante le serate trascorse ad Arcore. La Fadil ha raccontato anche di star scrivendo un libro sull’inquietante mondo e sulla verità che si celava dietro a festini e serate goliardiche che vedevano per protagonisti uomini potenti e donne alla ricerca del successo.
Infine la modella aveva richiesto un risarcimento danni a Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti, a suo dire colpevoli di averla indotta a partecipare alle cene di Arcore.
Fonte foto: https://youtu.be/ZT_GKV1SsCo